sabato 6 aprile 2013

del funZionamento e della nostalgia

Funziono per immagini.
Così, all’improvviso ne compare una davanti agli occhi. Mentre ti sto parlando. Mentre al telefono mi parli dell’ultimo film che hai visto.
Non te le racconto mai.
Però mi piace dipingerle.
Quella che ho scelto adesso è un cesto di vimini colorato e colmo di oggetti. Straripa di nostalgia e tenerezza. Fotografie, regali di Natale dimenticati, bambole, pizzi, giocattoli, libri, pagine di carta scritte a metà… Una maglia di cachemire infeltrita, occhiali da sole, un dopobarba che non usi da anni e che non ti piaceva neanche un po’. La prima penna stilografica. Quella che ti regalò la zia per la prima comunione.
E poi ci sei tu.
Dentro quel cesto, cerchi qualcosa.
Osservi con attenzione, ti chini, sporgi lo sguardo, allunghi la mano con poca convinzione e un velo di tristezza. Provi a cercare qualcosa alla rinfusa, dentro quel cumulo colorato di ricordi e nostalgia. Qualcosa che non speri di trovare.
Non più.
Poi vedi un disco, un vinile. Trentatre giri del tuo passato e qualche graffio che non va più via. Lo togli dal mucchio, lo osservi con un sorriso malinconico e ti allontani dal cesto tenendolo con entrambe le mani davanti agli occhi.
Sollevato.
Probabilmente lo ascolterai.
Ancora.
[fermo immagine]


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