mercoledì 13 marzo 2013

eleganZa

L’eleganza è una filosofia di vita. È stile, consapevolezza, misura.
L’eleganza supera la bellezza e la comprende: è bellezza in movimento e porta con se il senso del mutamento, come lo scorrere di un fiume, il fluire delle onde, il volo di un’aquila o l’impeto della passione forte, ma quando c’è, essa si muove  persino nel dolore nella vecchiaia, o nella povertà.
L’eleganza, effimera e impalpabile, ti seduce per la grazia che porta con sé, per la leggiadria dei suoi passi, per i suoi modi cortesi e per le parole che non conoscono inganno o ipocrisia. Si manifesta senza artifici e senza essere volgare mai.  È armonia di forme senza esibizione e senza fastidiosi orpelli. È l’arte di rendere bello ciò che è brutto con semplicità e naturalezza, di ricomporre ciò che è frammentato con coraggio e dedizione.
L’eleganza è dono e si dona incondizionatamente a chi l’apprezza e la comprende.

ENOBARBO – La vidi una volta saltellare per quaranta passi nella pubblica via. Perso il fiato, parlava e ansimava, trasformando un difetto in perfezione e, in debito d’aria, emanava un’aura, tuttavia.
MECENATE – Ora Antonio dovrà lasciarla per sempre.
ENOBARBO – Mai. Non lo farà. L’età non può appassirla, né l’abitudine rendere stantia la sua varietà infinita. Le altre donne saziano le voglie che alimentano. Lei rende affamati laddove di più soddisfa. Le turpitudini, addosso, le si aggraziano e i santi preti la benedicono nella sua lussuria.
[W. Shakespeare, Antonio e Cleopatra]

Nessun commento:

Posta un commento